Undefined - Ragazze Col Septum (feat. Dehaze)
“Ho musica, le Chesterfield, dai resta un pochino
Ti faccio uscir di casa, poi fuori dal golfino
La mia non è una cotta, adoro i maglioni a righe”
Non sa come rispondermi, la guardo mentre ride
Carezze come queste le ho sempre desiderate
Ormai un insensibile, troppe lune passate
Voglio sentire il brivido, una dose più pesante
Amo le tue mani ma adesso apri le…
Ciò che lasciavi sulle dita, vischio perfetto
Come il miglior progetto d’eccelso architetto
Con la portiera aperta, monito di distrazione
Io a malapena pensavo a questa canzone
Dietro il tuo orecchio aroma di vino nuovo, fresco
Sarà che a vent'anni in testa si ha solo questo
Poi reclinati in auto di mia ma’, meglio del sesso
Rubavamo una o due ore più del concesso
Parcheggio sotto casa, attraverso vetri appannati
Scrutando con la paura di essere beccati
Ce l'ho scritto in mente, è il copione di una scena
L'espressione che facesti quando ti invitai a cena
Tu mi salutasti, ti dissi “Buon appetito”
In bocca sapore di carne, s’accede solo su invito
Stesi come in triclinium, non temo tu finga
Ridemmo quando ti bagnasti i jeans come una bimba
Queste ragazze col septum
Per niente facili, per niente gracili
E sto tremando dal petto
Raccolgo immagini in più compagini
Queste ragazze col septum
Per niente facili, per niente gracili
Ti ci scardini, e poi le impagini
Ti ci scardini, e poi le impagini
Sette di mattina, innanzi a glifi già in azione
Lavoro su Ragazze Col Septum fin da colazione
Chiamo Decka, mi confido, so che di lui mi fido
Poi gli chiedo un’opera, gli mando il testo, gliel’affido
Ma la nostra conclusione la porto nella tomba
L’immagine è storpiata, la vergogna la inonda
E mi ritrovo alle quattro, smarrimento universale
A fare esami di coscienza con il guanciale
Magari rimanere un ricordo soave
Magari essere una notte da raccontare
A parlare di vita amorosa qualcosa mi blocca
Memorie una caramella, tu sei un’afta in bocca
In testa ne ho mille e uno fra grilli e tarli
Fantastici animali da compagnia e dove trovarli
Quand’è il momento giusto per alzarmi e lavarmi?
I sentimenti sono anni che riesco ad ignorarli
Non ho più paura di suonare paludato
Perchè compenso bene col mio fare trasandato
Strano conoscer nel dettaglio una sconosciuta
“Potremmo vederci a volte, uno spritz alla cicuta”
Quell'aroma sulle mani irrancidisce in lezzo
Beh, io non lo lavo più, ora sono Macbeth
Del mio cuore lascivo pesa il prezzo
Prendo l’amore di una girl come il fumo, come un vezzo
Queste ragazze col septum
Per niente facili, per niente gracili
E sto tremando dal petto
Raccolgo immagini in più compagini
Queste ragazze col septum
Per niente facili, per niente gracili
Ti ci scardini, e poi le impagini
Ti ci scardini, e poi le impagini
Written by:
Undefined's Pen
Publisher:
Lyrics © O/B/O DistroKid
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