Diario di Bordo - Antisocial

ANTISOCIAL
Lampeggianti, smog e cemento si intrecciano agli sfondi dei paesaggi e tu vai
Porti una rissa nel petto e un boato che sbatte e rompe gli argini dei limiti tuoi
Anti-social! troppo diverso dalla folla che ti circonda
Passi felpati tra pozzanghere e rabbia, mentre tutto intorno crolla
Antisocial
Allo sbando, senza frenare mai, in un teatro maledetto di spie e marionette
Un po’ cosciente un po’ borderline, cala un altro sipario che non ti lascia niente
Pungente come una spilla da balia trafiggi e tieni stretto quel poco che hai
Orme tra lutti, sale biliardi, rosari dondolanti e miracoli mai
Mentre ogni istante sembra perso
A dare tutto per tutto e a far di tutto, per chi?
Tra succhia sangue e morti dentro
Scavi follia a mani nude per uscire da qui
Fuori da queste strade chiuse
E da ste cazzo di bevute
Antisocial
Un nemico, un fratello, candele, silenzio, corvi custodi del ghetto
Mura imbrattate da favole amare finite senza morale
Come in un vortice di spiriti
Logorati da una danza amorfa
Mostri urlanti, volti torbidi
Morte o gloria, qua nulla importa.

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