Diario di Bordo - Quei soliti kids

QUEI SOLITI KIDS
Quei soliti kids
Da ragazzini con la banda a dribblare
Come in Champions League
Su un campo d’asfalto in mezzo alle case
Fuori classe senza corona
Dietro a un pallone, fedeli alla zona
Quelli per cui forse un destino non c’è
Che grideranno da Garageland
Ai bordi dell’ultima via, versando in un bicchiere
Glorie e momenti d’ avversità, sotto la luce dell’insegna di un bar
Ai bordi dell’ultima via, sprecati nel suo niente
Squilibrati, sempre cosi, tra le volanti quei soliti kids
Quei soliti kids
Come proiettili sparati alla cieca
Qualcuno parte, qualcuno rimane
Ma nella vita continuando a dribblare
Tra mille problemi
Per sopravvivenza, ribelli incompresi
Cuori notturni che appartengono già
A quelle strade che manco Dio sa
Sagome scure nelle notti più buie
Prima dell’alba su questa città
Sulle sue arterie in eterna condanna
L’amore e l’odio di una realtà
Cruda e Faziosa, vaga priva di certezze ma
Sa da quale parte sta.

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