L'Arcano - Muti Intuiti
Incandescenti lamine evanescenti
Evaporano espedienti
Frammenti messi in scena dalla mente
Mentre dal profondo arrivano i bollenti eventi
Che senti in venti freddi
E stetti tra i miei asceti discepoli medici
Divini autentici
Ci mediti attraverso bui capillari sui bulbi oculari
E fui attraversato dai futuri intuiti
Muti intuiti inviti niente affatto futili
Subdoli ricordi che spartisti tra i condomini
Mi svegliai
Con le gocce di sudore dalla fronte calai
L'asso sul tavolo
Cavolo è il panico della svolta
Un'altra mela un'altra colta o tolta
Me la sono vista storta ma...
Tutto attrae niente
Se quel niente non serve a niente o a nessuno
Lo strato superficiale raccoglie l'invito di andare più a fondo
Nella zona di comfort
Laddove concedi lo spazio all'ignoto profondo
E puoi portare a casa l'utile
Ed è intuibile alle fronde dalle forme aliene stupide
Stupite con le fauci spalancate all'impossibile
La forma della voce è atroce
Se non dai corretti spunti e innovazioni puoi
Vederla andare a fondo e poi
Cadere con un tonfo
Nel gesto quotidiano che fa parte del tuo mondo
Si mescola al contorno
La forma della voce è appariscente
Se il colore che le doni è il tuo presente
Arriverà dovunque tu lo senti
Written by:
Francesco Bonanni
Publisher:
Lyrics © O/B/O DistroKid
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