Arkadia - TommyBoy

Sto ragazzo nacque nel 2002 nel basso Lario
Cresciuto al sicuro dentro un acquario
Mi son rotto di sto posto ora voglio esplorare il mare
Almeno finché non calerà il sipario
Oltre il binario di Como Borghi ci abitavano i miei nonni
Su di loro ho mille racconti, mille ricordi, conservati fino ad oggi
A ripensarci mi si incendiano i precordi
Ma certe volte non ricordo i loro volti
Ti ricordi Nonno Cochi? mi insegnasti ad andare in bici
Fino a quando un'aorta rotta ci ha divisi
Di te in testa mi restano solo foto di giorni felici
Intere estati insieme giù alla Como Nuoto
Dove sono il nipote di un mostro di Pallanuoto
Ogni volta che ti penso sembri sempre più lontano
Ma quando in moto salgo il manubrio è caldo e saldo
Perché ci è rimasta l'impronta della tua mano
Le prime sberle correttive
Le ginocchia sbucciate all'oratorio o giù in cortile
Una bellezza ormai persa tipo barriere coralline
Tutto più buono e semplice come pane alle olive
Tommy togliti le cuffie dicci che ti ascolti
Rendi udenti nei tuoi confronti noi sordi
Raccontaci delle penne con cui sfoghi le pene che sconti
Mentre cerchi spazioporti da cui parti per esporti
Sono pronto al decollo e cerco la mia Cape Canaveral
Ognuno crea la sua prigione, Grindelwald a Nurmengard
Non son cresciuto a Tatooine ma su Alderaan
E viaggio nello spazio in cerca della mia Attilan
Combatto i miei fantasmi, Dan Akryod, pieni di benza i miei serbatoi
Riempio il mio void su sti scrittoi
Perché Arcadia è fondata su Tommyboy
Come le piante stavo sotto la pioggia ma senza ombrello per crescere meglio
Faccio a gara col battello quando corro lungo il lungolago ogni giorno più bello
E sfreccio sì davanti al Sinigaglia
Mio padre mi ci portava per trasmettermi l'amore per la maglia
Purtroppo infine questa non è mai fiorita
Perché l'inno del Como ha ragione, coltivare una passione costa fatica
Un ragazzino con i denti corretti da un apparecchio
Poi chi è senza si pensa più bello davanti allo specchio
Ancora adesso non ne parlo te lo strillo nell'orecchio
Non avevo la pelle dura, fusa con l'asfalto di chi si sbucciava in strada
Ma l'anima pura di chi scivolava sul parchè perché restava a casa
Forse se non fosse per sta roba sarei fisso al cesso
Con conati e pianti per la merda in eccesso
Un bimbo in cerca di un pò di estro ma che nell'intro cade nel limbo e rimane represso
Pensieri come insetti ronzano
Sul mio cielo buio son lucciole e si incollano
Le spiaccico sul foglio in modo che non muoiano
Sono pronto al decollo e cerco la mia Cape Canaveral
Ognuno crea la sua prigione, Grindelwald a Nurmengard
Non son cresciuto a Tatooine ma su Alderaan
E viaggio nello spazio in cerca della mia Attilan
Combatto i miei fantasmi, Dan Akryod, pieni di benza i miei serbatoi
Riempio il mio void su sti scrittoi
Perché Arcadia è fondata su Tommyboy
Voglio parlare dei miei drammi senza lasciare avanzi
Ciò che mi spinge ad andare avanti è ricucire i miei strappi meglio dei sarti
E accettare i miei ritardi rispetto agli altri
Tra cassetto ed armadio i ruoli si sono invertiti
Nel primo tengo le pare di cui eran fatti miei vestiti
Nel secondo scheletrici sogni nati dai miei miti
Perché dai detriti di sé stessi si esce fatti e finiti

Written by:
Tommaso Molteni

Publisher:
Lyrics © O/B/O DistroKid

Lyrics powered by Lyric Find

Arkadia

Arkadia

View Profile