Arkadia - R.A.P.

Era il 2016
Ago, J, Ciro, Tibe ed io da un film reduci
Che ci ha incantati e senza tanti effetti scenici o con i soliti canoni estetici
In quel parcheggio vuoto una passione nacque
Nuoto nel puro greggio che zampilla dal fondo delle mie acque
Una scintilla mi dilata pupilla, subito piacque
Certe tracce le collego a posti e facce
Per le mie fondamenta furono calce
Ancora adesso se le sento emetto fuochi d'artificio come bucce d'arance
Strizzate come da piccolo le mie guance
Intere sere a sentire
Nuove uscite con Tibe
Emi, Mowgli, Marra non ci facevano dormire
Per gioire di nuove rime, per l'ardire di comporre e produrre le nostre prime
Tornando da Cernobbio in bici
Con Ago sull'lungolago urlando scialla
In cassa Salmo a palla
Divisi a certi bivi ma pure distanti uniti
Entrambi con la scorza ruvida ma sotto sotto buoni come i lici
Poi mi appassionai a Nitro grazie a Pec
Ancora adesso aspetto di andare insieme al concerto di Mad e Gem
Continuerò con questa roba pure senza feedback
Canterò di sto amarcord fino all'ultimo mic check
Il fremito che il corpo mi scuote prima di attacco
Un crepito, un colpo al cuore, una mina, uno scacco matto
Momentanee sensazioni in cui m'imbatto d'impatto
Se poi mi abbattono mi adatto, ribatto e combatto
Qui tutti con pistole e mitra, io in guerra con spada e scudo
Un cavaliere senza macchia, cerco di restare puro
Con la rabbia a muso duro sfonderò sto muro
Generazione zeta cresciuta con Zeta
Sta musica mi modella come creta, dando forza al mio essere un acqua cheta
Mi disseta, il sonno mi allieta
Mi indurisce come pietra o alleggerisce come seta
Ore passate a scrivere su quella scrivania
Solo per riuscire a uscire da sta galleria per entrarne in altre, magari d'arte
Te che vorresti farci solo contante
Sei il nulla mischiato al niente senza arte né parte
Vorrei dartene tante come Argenti a Dante
Certa gente non sa fare niente se non raccontarsi
Impegnarsi per sfogarsi è un pò come grattare il fondo in un barile di catarsi
Questo è il motivo che al mattino mi spinge a svegliarmi, non solo ad alzarmi
Non sono un uomo, sono solo un luogo dove rifugiarsi
E questo è tempo di semina, la mia sementa è resilienza e sfogo
Con sto suono colmo un vuoto e non implodo, Wildbandana e Machete i miei Dogo
Ad ogni loro ascolto m'incendio come sul rogo, come quando ai live arriva il pogo
Primo concerto Caparezza
Occhi lucidi e sudore come in stato d'ebrezza
Mio padre sin da piccolo mi indicò le giuste vie
Spero di vederlo un giorno pieno d'orgoglio sotto un palco a cantare le strofe mie
Non sogno soldi, sogno fan ingordi di concetti e di concerti
Certi che in qualcosa io li rappresenti
Senti l'inchiostro che il mio cuore pompa
Durante la lotta, incasso e mi rialzo ad ogni botta
Finché non mi si inceppa la glock-glotta
E prima di finir la fotta finirò in una tomba

Written by:
Tommaso Molteni

Publisher:
Lyrics © O/B/O DistroKid

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