N!NE - 1938-L'inizio

Un'altra notte passa
Si Un'altra nottataccia
Penna e carta
Fumo e scrivo così
Passa l'ansia

Che a quanto pare
Qua le pare
Sono a letto stese
Ogni errore conta
Se ne paghi tu le spese

Certa gente?
Non mi ha insegnato niente
O cresci in un quartiere
O è il quartiere che ti cresce

Case popolari
Sembran nidi
Dove nascon miti
Partiti dalla Sicilia
Senza avere i vestiti

Ti bastava averla accanto
Lei bellissima
Una bambolina
Piena d'oro dentro
In pelle e ossa
La tua madunina

Già la vedo col pancione
Forse sarò pazzo
Già la vedo quattro figli
Che non molla un cazzo

La vita è bella si
E per renderla migliore
Far mancare nulla ai figli
Lavori diciotto ore
Arriverà la pensione
E Pensi un giorno
Riposerò
Ma c'ho un cazzo da fare
Quindi ancora no

Tra nipoti
Estati al mare
Guardi il sole tramontare
Il tempo passa in fretta
E non puoi più scappare

Ma non è ancora ora
Chiudi gli occhi
Stringi denti
Perdi la memoria
Ma ricordi i sentimenti

E la nonna come sta?
Bene
Ma una cazzata
La madunina
Che vedevi
Lei l'ha superata

Il nipote ora è grande
E ne ha passate tante
E di qualche tua ruga in viso
Forse ne faccio parte

Non si parla più il dialetto
Ed io a volte mi diverto
Piglio per il culo gli altri
Imitando un po' il tuo accento

A pescare non ci vado più
Ormai non ho più tempo
La passione per la musica
La tengo stretta dentro

Come ogni tuo insegnamento
Infondo lo dicevi spesso
Meglio avere il cuore grande
E il portafoglio un po' più stretto

E adesso che ci penso sai
un po' io ti assomiglio
Quando mi incazzo
Dico cose a cazzo
E manco mi capisco

Restano solo i ricordi
Sparsi in giro
Come post-it
La vita allena
Poi ti alliena
Alzi pesi
E non crossfit

Questa è una vecchia storia
Di chi non ha avuto
Poi ha preso di botto
La porto nella memoria
Perché parte dal 38

Dimmi che c'è di male
Lo vedi il sole che tramonta
Senza più parlare
Sappiamo e l'ultima volta

Ti racconterò un storia
Anche se mi fa un po' male
Parla di un tizio

Con gli occhi azzurri come il mare
Partito lacrime in viso
Dalla terra delle arance
E sulle guance quel sorriso
Di chi accetta le battaglia

Lo chiamano terrone
E l'italiano non lo parla

Ma ha le spalle larghe
E tiene la famiglia
A galla

Ma la memoria poi
Gli tira un brutto scherzo
Non si ricorda di nessuno
E lo sdraia sopra un letto

Non esiste cristo
Sopra il letto di uno spizio
Questa storia avrà una fine
Ma questo e solo l'inizio

N!NE

Written by:
Loris Varvara

Publisher:
Lyrics © O/B/O DistroKid

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