Providence - Mio fratello, una bara, una lama (feat. ghostboycoma & BRA$I)

Sbatto i miei lividi contro gli spigoli
Non provo empatia per te e per i miei simili
Occhi rosso cremesi
È meglio se mi eviti
Non sono mai dell'umore giusto per vederti
E pensi che non mi importi
Ma faccio finta o forse sono solo un codardo
Mi chiedo se il dolore sia il riscatto di ogni sbaglio fatto
Io mi sento un martire
Ma non sono un santo
Il mio cuore infranto
Tu non puoi aggiustarlo
Nemmeno col trapianto
Giovane stupido
Mi arrendo subito
Quando mi agito
Crisi di panico
Giovane stupido
Mi arrendo subito
Quando mi agito
Crisi di panico
Non so dove vado e nemmeno chi sono
Non so cosa voglio e nemmeno chi sono
Non so dove vado e nemmeno chi sono
Nemmeno chi sono
Nemmeno chi sono
Non so dove vado e nemmeno chi sono
Non so cosa voglio e nemmeno chi sono
Non so dove vado e nemmeno chi sono
Nemmeno chi sono
Nemmeno chi sono
Giovani senza genitori
Martiri e scrittori
Strafatti di cartoni
In sbatti per le canne
In piedi per le prescrizioni
Fatti su un auto in panne
Poeti Beat Generation
Vedo pianeti e costellazioni nella jam session
Le pupille al rovescio
Le mille ore in studio al buio e nessuno mi chiama
Soffro come chi ama e impara quanto sia amara
Il mio amico mi regala una bara ed una lama
Sto fuori tutto il giorno
Le ho detto devo farlo
Ha detto -fallo, ma non aspetto qua il tuo ritorno-
Sta musica è una troia che scopa con qualcun'altro
Mia madre stava male in ospedale
Io ero fatto
Oh mi Dio, che cosa ho fatto?

Written by:
Davide Accorinti, Luca Brasi

Publisher:
Lyrics © O/B/O DistroKid

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Providence

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